Pilarocca Riserva 2009 90-91
Bolla di Urbano Riserva 2010 89
I profumi, la longevità, la classe. Giovane azienda questa (ma con vigne assai vecchie nel Piglio ed anche a buone altitudini), che dimostra come il Cesanese possa dare certo fragranti vini sapidi e tutto pasto, ma anche Riserve di grande peso e profondità, distribuendo tutta la crescita negli anni di un fascinoso e lungo corredo olfattivo.
I suoi Cesanese sono davvero assai raccomandabili, profumatissimi ed eleganti (come sempre nelle vigne alte), e tutti a diverse carature di intensità e tempi di godimento.
Il Bolla di Urbano Riserva 2010 ed il neonato Pilarocca Riserva 2009 rappresentano appunto la cuspide di questa produzione e, dopo il tempo di elevazione nei legni, hanno poi bisogno di molti anni di bottiglia. Oggi sono appena al loro primo gradino di godimento. E devo aggiungere, come ho già scritto in altre pagine del sito, che questo mio punteggio è soltanto il giudizio di un singolo che fotografa il vino in un preciso momento della sua vita. A chi vuole assaggiare oggi il Pilarocca 2009, consiglio così di aprire la bottiglia con un 2-3 ore di anticipo e man mano nel calice si aprirà un frutto carico di menta e spezie dalla particolare ed attraente suggestione lungo un ventaglio olfattivo vasto, ma che è solo al suo primo sbocciare. Mentre la sua bocca già più aperta e gustosa (e questo è nel carattere franco e generoso del Cesanese) ricca di una straordinaria sapidità minerale. A dimostrare cosa può essere la capacità e la complessità evolutiva di un grande vitigno di razza.
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